Secondo il piano regolatore, l’isola 29 di Casalpalocco si caratterizza per un’edificazione estensiva con case a due piani e un rapporto di copertura di 1/4,5, corrispondente a circa un quinto della superficie fondiaria. La progettazione prevede edifici lineari con unità «duplex» e edifici quadrati composti da otto unità angolari sovrapposte. Organizzata come un condominio aperto, l’isola 29 presenta una disposizione simmetrica lungo l’asse longitudinale, basata sull’alternanza di tipologie abitative in linea e a «punto», la cui combinazione genera ambienti di particolare interesse e valore.
Gli edifici comprendono tre spazi comuni ben dimensionati, che offrono diverse prospettive visive. Le costruzioni a «punto» sono concentrate ai due lati della via Anassagora, che attraversa trasversalmente l’isola, mentre gli edifici in linea si trovano lungo il perimetro esterno, conferendo all’isola un aspetto simile a una cinta muraria interrotta dai varchi tra gli edifici.
Le unità abitative negli edifici a «punto» sono composte da tre stanze utili con servizi essenziali; i quattro appartamenti al piano terra dispongono di un posto auto nel giardino privato, mentre quelli al primo piano, accessibili tramite scala esterna, godono di terrazze di copertura e di parcheggi riservati esterni vicini all’ingresso.
Negli edifici lineari sono presenti due tipologie di duplex: uno con quattro stanze utili e tripli servizi, e l’altro con cinque stanze utili sempre con tripli servizi; ogni appartamento ha un posto auto nel giardino privato fronte strada. La struttura è realizzata con cemento armato tradizionale, con tramezzature interne in pannelli modulari di gesso. Le finiture esterne prevedono intonaco per le pareti, peperino per i riquadri di finestre e porte, e cotto per le tegole.
Fonte: SO.GE.NE Quaderni 1973, Casalpalocco, Roma.




















































